BENVENUTO IN EUROPA, JOSEPH!
Come molti di voi sanno, sono "anche" un procuratore sportivo.
Dallo scorso novembre curo gli interessi di un giovane calciatore dello Zambia, un terzino sinistro di nome Joseph Lungu che ricorda il grande Evra (speriamo che lo attenda una carriera simile...)
A febbraio gli ho organizzato un provino in Slovacchia. La squadra slovacca, l'FK Poprad, dopo averlo visto all'opera ha subito deciso di offrirgli un contratto professionistico.
Joseph è però dovuto tornare in Zambia per presentare formale domanda di visto e per sistemare le sue necessità personali prima della grande avventura in Europa.
Il visto di lavoro in Slovacchia ha comportato un primo, grande sforzo: la Slovacchia infatti non ha una rappresentanza diplomatica in Zambia e l'Ambasciata di riferimento è a Pretoria, in Sudafrica.
Ci abbiamo messo qualche settimana solo per capire quali documenti venivano richiesti. Basti dire che solo la Slovacchia, fra tutti i Paesi europei, chiede ancora che per alcuni documenti presentati si effettui una APOSTILLA, ovvero una particolare forma di ratificazione del documento stesso che ovviamente comporta una ulteriore perdita di tempo. Inoltre alcuni documenti andavano tradotti dall'inglese allo slovacco da un traduttore giurato che doveva portare fisicamente le traduzioni da Johannesburg a Pretoria, con un costo ulteriore per noi.
La prima volta che è andato a Pretoria da Lusaka, Joseph ha dovuto prendere un autobus che ci impiega 36 ore e che attraversa tutto lo Zimbabwe (sono più di 1.000 km). Nonostante avessimo predisposto tutto per bene, ancora ci hanno fatto obiezione su alcuni documenti...
Morale: Joseph è dovuto tornare a Pretoria una seconda volta... Poi dall'Ambasciata slovacca è finalmente partita l'autorizzazione a rilasciare a Joseph una sorta di "permesso temporaneo di soggiorno" che è arrivato dal Ministero degli Interni slovacco solo a fine maggio (praticamente l'Ambasciata ha dato il via libera al Ministero degli Interni che a sua volta ha ridato il via libera all'Ambasciata...) Tutto questo dopo più di tre mesi dall'avvio delle pratiche e dopo una visita della polizia slovacca presso la sede della società calcistica a Poprad.
Con questo permesso temporaneo di soggiorno, Joseph ha dovuto fissare un terzo appuntamento all'Ambasciata slovacca a Pretoria, lo scorso 26 giugno. Ma ancora non bastava, la stupida, ingorda piovra della burocrazia si nutre divertita di rinvii, bolli e timbri mancanti, crisi di nervi del richiedente, ecc. Il visto vero e proprio, quello che permetterà a Joseph di fare il calciatore professionista a Poprad, Slovacchia, gli è stato consegnato due giorni dopo, il 28 giugno (pertanto Joseph si è dovuto trattenere a Pretoria altre due notti...)
Ma perchè non gliel'hanno rilasciato subito? chiederete voi... E chi lo sa...
Io nel frattempo gli ho comprato un biglietto aereo Johannesburg-Bratislava via Roma e Varsavia, con partenza con volo Alitalia ieri sera alle 21, destinazione Roma.
Speranzosi, ci aspettavamo che Joseph arrivasse a Bratislava oggi alle 13,55, pronto a cominciare la sua nuova avventura.
Invece il ragazzo mi chiama stamattina verso le 7,30, è atterrato regolarmente a Fiumicino ma c'è un problema, la polizia di frontiera italiana non lo lascia transitare per imbarcarsi per Varsavia...
Chiamo subito un mio amico che lavora in Polizia, mi trova al volo il numero della Polizia di Frontiera di Roma, parlo con una funzionaria che comincia subito a farmi domande sul visto rilasciato a Joseph dall'Ambasciata slovacca: "E' di tipo C o di tipo D? - e mica sarà un'epatite - "Che validità ha?", ecc. e scopro che gli slovacchi hanno rilasciato un visto valido 90 giorni, mentre per poter transitare liberamente dall'aeroporto di Roma e prendere poi una coincidenza per altra destinazione ci vuole un visto valido "più di 90 giorni". Come dire, ne sarebbero bastati 91...
Per fortuna la funzionaria, dopo aver fatto una battuta di dubbio gusto sul fatto che "noi procuratori siamo ricchi, pertanto non c'è nessun problema se io ho buttato via i soldi di un biglietto non rimborsabile", si sensibilizza al caso umano, si attiva e a Joseph viene consentito di superare i controlli e di correre al gate del volo per Varsavia, solo per scoprire che ormai l'ha perso... Nel frattempo a Joseph sono state rubate le scarpe da calcio e scopriamo che il primo volo che abbia un costo ragionevole parte questa sera alle 21,40, pertanto Joseph dovrà aspettare in aeroporto fino a quella ora.
Inoltre Joseph è completamente senza soldi, perchè non è (ancora) Cristiano Ronaldo e contava sulla sua nuova squadra per poter mangiare al suo arrivo in Slovacchia. In breve: sarà costretto a digiunare fino a stanotte.
(Piccola parentesi: fortuna che ho mio cugino che lavora come guardia penitenziaria presso l'aeroporto Leonardo da Vinci e pur non essendo di turno oggi, mi ha messo in contatto con una gentilissima collega che è riuscita a rifocillare Joseph... Grazie, Antonella!)
Ma soprattutto: grazie, solerte Polizia di Frontiera di Roma e stupida burocrazia senza confini completamente staccata dai bisogni reali delle persone!
BENVENUTO NELLA NOSTRA BELLA, CIVILE, ACCOGLIENTE EUROPA, JOSEPH!!!

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