A PROPOSITO DI ROBERTO SAVIANO
Sono recentemente intervenuto in una discussione su Facebook "pro o contro Roberto Saviano".
Nei confronti delle continue, spesso immotivate, critiche contro lo scrittore, mi sono così espresso:
E' curioso notare come un ottimo libro di denuncia di un sistema criminale che purtroppo inquina pesantemente una delle regioni piu' belle d'Italia (e non solo) sia diventato per alcuni "il piu' brutto libro mai letto", "scritto malissimo", "non sono riuscita ad andare oltre il terzo capitolo, il primo capitolo, la prima frase, la prima parola..."
Il caso di Saviano e' esemplare di quella che definirei (ma magari c'e' un termine psichiatrico specifico) "la sindrome dell'accanimento di gruppo" che probabilmente e' la stessa che sta alla base dei linciaggi nel profondo Sud degli Stati Uniti e degli stupri di gruppo.
Si prende un buon giornalista che scrive cose sacrosante soprattutto perche' VERE (ma anche li' salta fuori il genio di turno che dice che erano RISAPUTE...) e lo si demonizza per ragioni pressocche' ridicole (ma soprattutto PERCHE' HA LA SCORTA che costa MOLTISSIMI SOLDI ALLA COLLETTIVITA' mentre MIO CUGINO VINCENZO NON TROVA LAVORO DA ANNI, ed e' evidente che le due cose non hanno alcun nesso, anzi, la SAG - Sindrome dell'Accanimento di Gruppo si alimenta proprio di false accuse, argomentazioni traballanti, un po' come i fake sui parenti della Boldrini che terminavano con la fatidica frase CONDIVIDI SE SEI INDIGNATO.)
Invece occorrerebbe essere PROFONDAMENTE, direi quasi DISPERATAMENTE indignati con noi stessi per quello che siamo diventati: tutto sommato stupidi. O, nella migliore delle ipotesi, incapaci di pensare con le nostre teste.
Nei confronti delle continue, spesso immotivate, critiche contro lo scrittore, mi sono così espresso:
E' curioso notare come un ottimo libro di denuncia di un sistema criminale che purtroppo inquina pesantemente una delle regioni piu' belle d'Italia (e non solo) sia diventato per alcuni "il piu' brutto libro mai letto", "scritto malissimo", "non sono riuscita ad andare oltre il terzo capitolo, il primo capitolo, la prima frase, la prima parola..."
Il caso di Saviano e' esemplare di quella che definirei (ma magari c'e' un termine psichiatrico specifico) "la sindrome dell'accanimento di gruppo" che probabilmente e' la stessa che sta alla base dei linciaggi nel profondo Sud degli Stati Uniti e degli stupri di gruppo.
Si prende un buon giornalista che scrive cose sacrosante soprattutto perche' VERE (ma anche li' salta fuori il genio di turno che dice che erano RISAPUTE...) e lo si demonizza per ragioni pressocche' ridicole (ma soprattutto PERCHE' HA LA SCORTA che costa MOLTISSIMI SOLDI ALLA COLLETTIVITA' mentre MIO CUGINO VINCENZO NON TROVA LAVORO DA ANNI, ed e' evidente che le due cose non hanno alcun nesso, anzi, la SAG - Sindrome dell'Accanimento di Gruppo si alimenta proprio di false accuse, argomentazioni traballanti, un po' come i fake sui parenti della Boldrini che terminavano con la fatidica frase CONDIVIDI SE SEI INDIGNATO.)
Invece occorrerebbe essere PROFONDAMENTE, direi quasi DISPERATAMENTE indignati con noi stessi per quello che siamo diventati: tutto sommato stupidi. O, nella migliore delle ipotesi, incapaci di pensare con le nostre teste.
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