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ISRAELE: LA GUERRA INFINITA

 Sto assistendo con sgomento e dolore a quello che i TG ci raccontano sull'attacco di Hamas allo stato di Israele e mi chiedo che cosa sia andato a rotoli, a questo punto forse da parte di entrambi i contendenti, dopo gli accordi di Oslo del 1993, che sanciva più o meno il principio "Due popoli, due stati" senza però indicare una vera e propria road map... Due cose, nella mia ignoranza dei dettagli - quelli che molto spesso fanno la differenza - appaiono evidenti: Rabin fu ucciso da un "falco" israeliano, che evidentemente preferiva uno stato di guerra perenne piuttosto che un tentativo, per quanto generico e forse maldestro, di una soluzione pacifica (l'unica davvero ipotizzabile, parliamoci chiaro). E l'OLP di Yasser Arafat è stata sostituita in tutto e per tutto da una vera e propria organizzazione terroristica come Hamas il cui obiettivo conclamato è da sempre la "distruzione dello Stato di Israele" ("mission" ridicola nella sua t...

RICONOSCERE I PROPRI ERRORI: UNA DOTE RARA

Ringrazio di cuore il direttore di "F" Luca Dini che ha dimostrato una dote davvero rara e apprezzabile: la capacità di riconoscere un errore. "Ammesso e non concesso che Testa non lo sapesse, era nostro dovere - mio, in prima battuta - correggerlo. Quando si commette un errore si può solo chiedere scusa. A lei quindi un grazie per averci fatto notare lo svarione, e le mie scuse più sincere che estendo a tutte le lettrici e tutti i lettori. Con la promessa di essere, in futuro, piu' vigile"

LA DIGA DEL VAJONT E UN GIORNALISMO POCO ATTENTO

Sì, lo so, sono un inguaribile rompiscatole, senz'altro arrogante e indubbiamente antipatico... Ma quando mia moglie mi ha segnalato l'ennesimo strafalcione giornalistico, stavolta sul settimanale F, non ho saputo resistere e - per l'ennesima volta - ho scritto al direttore... "Buonasera direttore Dini, mia moglie mi ha appena segnalato che nel numero 42 della rivista da lei diretta, nella rubrica "Opinioni a confronto" di Gaia Giorgetti (pagina 10), Chicco Testa, manager e fondatore di Lega Ambiente, dichiara testualmente che "l'incidente del Vajont è stato causato da una rottura di una diga per l'idroelettrico". Perdoni la mia schiettezza, ma possibile che nessuno in redazione si sia accorto che stavate pubblicando una inesattezza davvero grave (immagino, o meglio mi auguro di cuore, che voi tutti in redazione sappiate che in occasione del disastro del Vajont nessuna diga "si è rotta", ma una frana di immani proporzioni staccatas...

PEDOFILIA NELLA CHIESA

Devo ringraziare l'influencer Camihawke senza la quale non avrei mai scoperto il bellissimo podcast La Bomba, sugli abusi sessuali all'interno della chiesa cattolica (il minuscolo è voluto), soprattutto in Italia. Il lavoro degli autori Alvise Armellini e Iacopo Scaramuzzi è davvero di prim'ordine: ben documentato, ben analizzato, apre uno spiraglio su un panorama desolante fatto di omertà e indifferenza quando non addirittura di connivenza. Rimane l'enorme amarezza di vedere una tematica così grave e attuale sostanzialmente ignorata dai principali mezzi di informazione nostrana, quasi come se il giornalismo (che invece deve essere sempre e comunque un attento "cane da guardia" come ci insegnano in altri Paesi) da noi debba sempre fare i conti con ciò che è opportuno o non opportuno raccontare invece che con la dura e necessaria legge dei fatti. Ma si sa, la chiesa è la chiesa... A me rimane comunque un dubbio: una perversione così pericolosa come la pedofilia...

ABOUT A BOY - LA STORIA DI TAMIR RICE

Perche' mai mi ossessioni da tre giorni, Tamir Rice? Perche' da quando ho visto la tua foto su Facebook - in un post che metteva a confronto la tua sorte sfortunata con  quella di un 17enne bianco che invece e' ancora vivo dopo aver ucciso due persone a sangue freddo - non mi fai dormire la notte? Perche' mi mordi cosi' il respiro, mi sfili la coscienza dal suo guscio stretto, mi riporti indietro - in un esercizio pericolosissimo perche' dolorosamente inutile - a un giorno di novembre di sei anni fa a Cleveland, Ohio? Io quel giorno non c'ero, Tamir. C'eri solo tu, in quel parco pubblico, e un poliziotto troppo nervoso per accorgersi, prima di premere quel grilletto del cazzo, che avevi solo dodici anni e nelle mani un giocattolo e non un arma vera. Che cosa posso dire di te, Tamir Rice, io che non ti ho mai incontrato, io che non ti ho mai parlato, io che non ti ho mai visto se non in quella foto su Facebook? Parafrasando, con un tocco di retorica, l...

LA DOCU-FICTION "IO RICORDO PIAZZA FONTANA": UN PROGETTO RAI NATO (FORSE...) DA UNA MIA IDEA...

Nell’ambito della mia collaborazione con il circolo ARCI Bellezza di Milano, nel dicembre del 2016 ho conosciuto Matteo Dendena. La mia idea era di ricordare al Bellezza l’anniversario della strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969, sono passati cinquant'anni...) e Matteo è il famigliare di una delle vittime. Avevo pensato ad un dibattito con un esperto (Aldo Giannuli, giornalista ed esperto di stragi), Claudia Pinelli (la figlia di Pino, precipitato da una finestra della Questura di Milano durante un interrogatorio tre giorni dopo la strage, il 16 dicembre) e, appunto, Matteo, un giovane di 31 anni, che nella strage di piazza Fontana ha perso il nonno, Pietro. Lui questo nonno non l’ha mai conosciuto. Pietro aveva due figli, Paolo (il papà di Matteo) e Francesca, la zia. La storia dei Dendena mi ha affascinato, e turbato profondamente, fin da subito: un uomo entra in una banca, una persona semplice, un lavoratore, un commerciante di bestiame, e muore nell’esplo...

VALE DI PIU' LA VITA...???

"La vita di un finanziere vale piu' di quella di un clandestino." Bella frase davvero, capitone. Nella mia personale visione delle cose, le tue parole confermano in pieno la pochezza del tuo pensare, la poverta' dei tuoi valori. La vita di ogni singolo essere umano ha ESATTAMENTE lo stesso valore. Non ci sono eccezioni.  Poi possiamo disquisire sul fatto che il ruolo (e il comportamento, ahime' non sempre adeguato al ruolo...) che una persona ha all'interno della societa' ren da la sua vita piu' o meno utile alla collettivita', piu' o meno nociva. Ma il valore ASSOLUTO della vita di ognuno di noi e' esattamente lo stesso. Chi non lo sa, chi non l'ha capito, si merita una persona come lui ai vertici dello Stato. Chi rabbrividisce come me, non smetta di ribellarsi ad una visione delle cose cosi' palesemente discriminatoria.